Definizione di Conflict Minerals
Stagno, tantalio, tungsteno e oro (o 3TG) sono i Minerali di Conflitto che hanno causato la Seconda Guerra del Congo, iniziata nel 1998 e basata sulla conquista delle abbondanti risorse naturali del paese.
Le estrazioni avvengono in contesto di guerra e le comunità locali sono fortemente sfruttate.
Il Regolamento UE 2017/821
Il 17 Maggio 2017 il Consiglio Europeo e il Parlamento hanno adottato il Regolamento UE 2017/821, relativo all’importazione di minerali provenienti da aree di conflitto o ad alto rischio, senza limitarsi a specifiche aree geografiche.
Lo scopo è garantire che gli importatori europei di 3TG soddisfino le norme internazionali sull’approvvigionamento responsabile stabilite dall’OCSE, in modo da spezzare il legame tra conflitto e sfruttamento di minerali.
Il nuovo Regolamento UE 2017/821 prenderà effetto il 1° Gennaio 2021.
A chi si applica
Il regolamento si applicherà alle imprese con sede in UE che importano, lavorano e/o utilizzano minerali e metalli di stagno, tungsteno, tantalio e oro a prescindere dalla loro provenienza.
Gli importatori europei saranno tenuti ad individuare le fonderie e le raffinerie delle loro catene di approvvigionamento, e a verificare se applicano le corrette pratiche di diligenza.
La Commissione Europea istituirà una “White list” (Lista bianca), un elenco di fonderie e raffinerie globali che si approvvigionano in modo responsabile. Questa darà la possibilità agli acquirenti di riconoscere quali sono i fornitori conformi alla normativa 821/2017.
Il Regolamento stabilisce norme diverse per le imprese a monte e per quelle a valle
- Imprese A MONTE: quelle che estraggono, trattano e raffinano le materie prime. Queste devono rispettare norme obbligatorie sul dovere di diligenza al momento dell’importazione.
- Imprese A VALLE: quelle che trasformano i minerali della fase a monte in un prodotto finito. Ci sono due tipi di aziende a valle: quelle che importano i prodotti sotto forma di metalli, tenute a rispettare le norme obbligatorie sul dovere di diligenza; quelle che operano in una fase successiva, che non hanno obblighi a norma del regolamento, ma ci si aspetta che rendano la loro diligence più trasparente.
Esenzioni
- Aziende dell’UE che hanno un volume annuo di importazione per ogni singolo minerale o metallo inferiore alle soglie relative ai volumi di cui all’allegato I.
- Metalli riciclati, fatto salvo quanto disposto dall’art. 7.4.
- Gli stock costituiti in una data verificabile precedente al 1° febbraio 2013.
Chi controlla se le imprese rispettano il Regolamento
Ciascuno Stato membro dell’UE deve accertarsi che gli importatori dell’Unione rispettino il regolamento.
Le autorità degli Stati membri esamineranno i documenti e le relazioni di audit. Se necessario, potranno effettuare ispezioni in loco nei locali di un importatore
Rischi di non conformità
- Rischio di incorrere in controlli e sanzioni da parte dell’Autorità Competente.
- Rischio reputazionale e perdita di clienti, in quanto attirati da competitor più etici e sostenibili.
- Esclusione da accordi commerciali, perché le società sono sempre più sensibili ai temi della sostenibilità e predispongono precise politiche di approvvigionamento.
Il nostro supporto
Sistema 11 può fornire assistenza, supporto e consulenza alla vostra organizzazione per l’adeguamento ai fini del Regolamento Conflict Minerals.
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